Il credito d’imposta industria 4.0 per investimenti in beni strumentali continua ad essere disponibile per le imprese anche nel 2024 e 2025. Questa misura mira a sostenere la trasformazione tecnologica e digitale delle aziende, incentivando l’acquisto di beni strumentali nuovi, sia materiali che immateriali, in linea con il modello “Industria/Impresa 4.0”.
Per gli investimenti in beni strumentali materiali effettuati negli anni 2024 e 2025 l’aliquota è confermata al 20%.
Per gli investimenti in beni strumentali immateriali effettuati nell’anno 2024 è prevista un’aliquota del 15% mentre per l’anno 2025 l’aliquota scende al 10%.
Anno | Beni Strumentali Materiali | Beni Strumentali Immateriali |
---|---|---|
2024 | 20% | 15% |
2025 | 20% | 10% |
Le aziende hanno tempo fino al 31 dicembre 2025 per effettuare questi investimenti, con una possibile estensione al 30 giugno 2026, a condizione che entro la fine del 2025 l’ordine sia stato accettato e sia stato versato un acconto di almeno il 20%.
La normativa è in continua evoluzione e recentemente, il D.L. n. 39/2024 ha introdotto un cambiamento significativo nelle modalità di fruizione di questo credito d’imposta: dal 30 marzo 2024, le imprese sono tenute a effettuare una comunicazione preventiva al Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) prima di poter compensare il credito. Questa nuova procedura, i cui dettagli sono stati definiti da un decreto direttoriale del 24 aprile 2024, sostituisce il precedente sistema di riconoscimento automatico del credito.
Il credito d’imposta per investimenti in beni strumentali materiali e immateriali 4.0 spetta a tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato – incluse le stabili organizzazioni di soggetti non residenti – indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico in cui operano, dalle dimensioni aziendali e dal regime contabile (ordinario o semplificato) adottato.
Gli investimenti agevolabili sono:
- Beni materiali 4.0 di cui all’Allegato A della legge di Bilancio 2017 che si dividono nelle seguenti tre categorie:
- beni strumentali il cui funzionamento è controllato da sistemi computerizzati o gestito tramite opportuni sensori e azionamenti.
- sistemi per l’assicurazione della qualità e della sostenibilità.
- dispositivi per l’interazione uomo macchina
- Beni immateriali 4.0 agevolabili di cui l’allegato B della legge di Bilancio 2017, vi rientrano a titolo esemplificativo software, sistemi e system integration, software, sistemi e system integration, software, piattaforme e applicazioni per la gestione e il coordinamento della logistica con elevate caratteristiche di integrazione delle attività di servizio.
Il credito d’imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione nel modello F24, ai sensi dell’art. 17 del D.lgs. 241/97, in 3 quote annuali di pari importo a decorrere dall’anno di avvenuta interconnessione dei beni.
E’ cumulabile con altre agevolazioni che abbiano a oggetto i medesimi costi ma non è cumulabile con il credito di imposta Transizione 5.0, istituito dall’articolo 38 del D.L. n. 19/2024
Quali sono i nuovi obblighi di comunicazione previsti dal D.L. n. 39/2024 per la fruizione dei crediti d’imposta?
Le modalità e termini di invio della comunicazione sono stati definiti dal Mimit con decreto direttoriale del 24 aprile 2024.
È possibile predisporre ed inviare tali comunicazioni tramite il portale del GSE (Gestore dei Servizi Energetici).
La richiesta di compensazione va inviata:
- sia in via preventiva che in via consuntiva, per gli investimenti che si intende effettuare a partire dal 30 marzo 2024;
- esclusivamente in via consuntiva, per gli investimenti in beni strumentali nuovi effettuati dal 1° gennaio 2023 al 29 marzo 2024.
Dal 18 maggio 2024 sul sito del GSE è attiva una nuova funzionalità semplificata che permette l’invio dei moduli tramite portale.